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ENERGIA: I cosacchi sbarcano a Londra, Mosca acquista la British Petroleum

Rosneft, colosso petrolifero russo statale (il 75% dell’azienda è di proprietà del Governo russo) ha acquisito pochi giorni fa la Tnk – BP, compagnia petrolifera formata da BP (British Petroleum, proprio quella responsabile del disastro nel Golfo del Messico) e dal consorzio privato Aar.

Stando a Russia Oggi, Tnk -BP era in difficoltà principalmente per via dei conflitti tra soci inglesi e soci russi. Da qui arriva l’entrata in scena di Rosneft: alla BP contanti e un pacchetto azionario di Rosneft (del 19.75%), per di più sopravvalutando il valore di BP del 20%. Dall’altra parte ai privati russi di Aar contanti ma senza azioni, liquidandoli: Viktor Vekselberg (uno degli uomini più ricchi della Russia, proprietario del Renova Group) ha guadagnato 18 miliardi di dollari, Alisher Usmanov (altro grande ricco della Russia, secondo Forbes nel 2011 era il 28° uomo più ricco del mondo) 700 milioni in meno.

Vekselberg tempo fa annunciò che avrebbe fatto grandi investimenti nell’energia verde, promettendo di investire ben 1 miliardo di euro in Italia – ricordiamoci che l’Italia è tra i Paesi Europei il principale partner commerciale russo, e l’Italia da sola nel 2011 è stato il 3° partner per esportazioni (il 5.6% delle esportazioni russe erano dirette verso l’Italia) e il 4° partner per importazioni (le importazioni italiane costituivano il 4.3% di tutte le importazioni russe).

Il valore totale dell’operazione ammonta a 55 miliardi di dollari, il che rende questa transazione una delle più grandi della storia. British Petroluem con il 19.75% del pacchetto azionario avrà 2 rappresentati su un totale di 9 nel consiglio di amministrazione; ma comunque il Cremlino conserva ben il 75% della società, il che gli permette di decidere autonomamente la politica della compagnia senza tenere minimamente conto degli altri soci esterni. Alla BP sono arrivati 12,3 miliardi di dollari, che serviranno per ripagare i danni nel Golfo del Messico.

Questa acquisizione ha reso Rosneft la compagnia petrolifera più grande del mondo, sia in termini di produzione che di riserve (si stima che le riserve di greggio della ExxonMobil corrispondano alla metà di quelle della “nuova” Rosneft). Inoltre, le dà accesso alle tecnologie di BP.

In tutto questo, il Presidente Russo Vladimir Putin ha commentato l’acquisizione come “grande e buona”.

Chi è Pietro Acquistapace

Laureato in storia, bibliofilo, blogger e appassionato di geopolitica, scrive per East Journal di Asia Centrale. Da sempre controcorrente, durante la pandemia è diventato accompagnatore turistico. Viaggia da anni tra Europa ed Asia alla ricerca di storie e contatti locali. Scrive contenuti per un'infinità di siti e per il suo blog Farfalle e Trincee. Costantemente in fuga, lo fregano i sentimenti.

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