UCRAINA: Le "sue" prigioni. La Timoshenko ancora in cella

di Giovanni Bensi

da MOSCA – La cella dove è rinchiusa l’ex premier dell’Ucraina, Julija Timoshenko, in una “colonia” a Kharkov risponde a tutte le norme e le esigenze europee di custodia. Lo dichiarato il servizio statale penitenziario in risposta alle accuse dei difensori della Timoshenko secondo cui essa verrebbe tenuta in condizioni “terribili”. “Queste parole non corrispondono in alcun modo alla realtà. La cella dove per il momento è custodita la Timoshenko insieme con un’altra detenuta ha una superficie di 37,5 metri quadrati” si legge in un comunicato del servizio penitenziario. Inoltre le autorità ucraine rilevano che la cella “è arredata con tecnica moderna, televisore, stufa a microonde, frigorifero. Vi è uno spazio separato per la preparazione dei pasti, un bagno, una doccia e una lavatrice, un WC, un bidet”.

A dimostrazione delle proprie affermazioni, il servizio penitenziario dell’Ucraina ha pubblicato sul suo sito ufficiale fotografie della cella dove soggiorna l’ex premier. I difensori della Timoshenko avevano anche lamentato che la cella si trova sotto costante video-osservazione. “Si continua a umiliarla e per 24 ore su 24 essa si trova sotto ininterrotto controllo. Ciò viene fatto per obbedire ancora una volta agli ordini di Viktor Janukovich e insultare la dignità del leader dell’opposizione ucraina. Possiamo anche rilevare che nella sua cella la luce rimane accesa per 24 ore ed è diretta proprio sopra il suo letto. Perciò Julija Vladimirovna (Timoshenko) non è riuscita a dormire per tre notti consecutive”. Lo ha dichiarato l’avvocato Sergej Vlasenko ai giornalisti martedì davanti alla “colonia”. Il servizio penitenziario spiega la presenza nella cella di strumenti di video-osservazione e dell’illuminazione ininterrotta con le esigenze delle norme edilizie nazionali per le carceri di isolamento istruttorio.

Il 30 dicembre la Timoshenko, che sconta una condanna a sette anni per abuso di potere in occasione della firma dei contratti per il gas con la Russia nel 2009, è stata trasferita dal carcere di isolamento (SIZO) di Kiev alla colonia correzionale Kacianovskaja N. 54 a Kharkov.

Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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13 commenti

  1. certo la prigione non deve essere una passeggiata, di qualunque tipo essa sia. Incredibile però, quanti facciano a gara per finirci! in tutto il mondo. Manco fosse un albergo a 5 stelle

  2. Sarebbe interessante vedere il link dei servizi penitenziari ucraini con le foto.

    Tra l’altro, la presenza di illuminazione ininterrotta nelle celle è stata riconosciuta dalla CEDU come elemento di “trattamenti inumani e degradanti” (art. 3 della Convenzione) in molteplici casi relativi inter alia alle condizioni detentive in Russia (cfr. caso Kalashnikov v. Russia)

  3. claudio vito buttazzo

    Dobbiamo preoccuparci anche della Timoshenko, una mafiosa liberista al soldo di Soros e delle sue “rivoluzioni” arancione foraggiate dalla Cia?
    Io mi occuperei piuttosto dei poveri ucraini ridotti alla miseria e all’emigrazione di massa dagli affaristi alla timoshenko, che hanno svenduto il paese ai banditi delle multinazionali euro-amerikane.

    • Giuliano Giovannini

      Bravo Buttazzo. Purtroppo e anche cosi, ma non solo. La tymoshenko deve essere libera per poter cercare di vincere la prossima volta le elezioni. L Ucraina e un paese democratico e certo
      non assomiglia all ungheria di Orban. Bisognerebbe che tutti cercassimo di discutere senza accusarci reciprocamente.

  4. dobbiamo leggere commenti cretini come quello di claudio vito buttazzo?

    • Giuliano Giovannini

      Non ci sono commenti cretini. Ci sono commenti sbagliati. Perche dobbiamo offenderci reciprocamente?

  5. Ma si, Gentile Claudio, teniamoci Janukovych: alfiere del putinismo destinato a cancellare dalla faccia della terra l’Unione Europea. La Tymoshenko – e impari a scrivere il nome correttamente almeno! – è scomoda perché non di sinistra, oppure perché lei – come tutti in Ucraina – corrotta? Tutto vero, ma il punto sta che lei potrebbe essere anche Pacciani in persona, ma, piaccia o meno è la Leader dell’Opposizione Democratica. Ed un Capo politico di Opposizione non va mai incarcerato per palesi motivazioni politiche. Io, da Europeo, mi preoccupo dinnanzi all’assenza di libertà in un paese che per storia e cultura è europeo, ma per ragioni geopolitiche è tenuto fuori dall’Unione. E non lo faccio solo dinnanzi all’Ungheria di Orban – o alla Bielorussia di Lukashenka – solo perché torna comodo alle logiche di politica interna italiana.
    E poi, basta con sta storia degli americani. Ricordiamoci che gli yankee ci hanno liberato dal nazismo. E grazie a loro non siamo finiti nel Patto di Varsavia.

    • claudio vito buttazzo

      Grazie agli amerikani siamo stati liberati dal nazismo? Per questo hanno poi sostenuto, finanziato e addestrato i nazi-fascisti alla Freda e Ventura per le stragi di piazza Fontana e tutte le altre della strategia della tensione? Per questo hanno congiurato con Gelli, la P2 e i vari apparati e servzi segreti devati contro la democrazia italiana con i vari tentativi di golpe? Per questo dobbiamo, ancora dopo 70 anni, rinunciare alla nostra sovranità e tenerci le basi amerikane (oltre a quelle della Nato) con le armi nucleari? Per questo hanno insediato il nazifascita Pinochet in Cile, i vari Vileda in Argentina,i colonnelli in Grecia, i Fujimori in Peru, ecc.,ecc. ecc.? Io la storia la conosco bene, su di me le verità ufficiali di regime non attecchiscono.

  6. Forse il Signor Buttazzo, cui consiglio la lettura di Terre di Sangue di Timothy Snyder, avrebbe preferito vivere in URSS. Noi non abbiamo nulla in contrario. L’Urss non esiste più ma potrebbe comunque andare a vivere nel Donbas così si renderebbe conto di cos’è l’eredità sovietica nella povera Ucraina.

    • Caro Max, caro matteocazzulani, se uno scrittore finissimo come Jorte Semprun alla morte di Stalini scriveva:
      “Per sempre, pensateci per sempre
      mai più, mai, giammai
      mai più parlerà Stalin,sorridente
      pensateci per sempre, per sempre…”
      come potete infierire contro Claudio Vito Buttazzo?

    • Giuliano Giovannini

      Io nel Donbas ci sono spesso e si sta benissimo

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