RUSSIA: Che succede all'ombra del Cremlino. Putin abbandona la nave

di Giovanni Bensi

TERZA PARTE

1/3 – Putin si allontana da Russia Unita?

2/3 – Putin e il Fronte Popolare

da Mosca – Ricapitoliamo. Secondo i risultati delle elezioni alla Duma, “Russia Unita” ha ottenuto il 49,32% dei voti. Il partito può contare su circa 238 seggi. Un paragone: nel 2007 Russia Unita (RU) aveva il 64,3% dei voti e 325 seggi alla Duma. Grazie a ciò gli edinorossy (gli affiliati a Russia Unita) hanno potuto per quattro anni controllare completamente la camera dei deputati (o camera bassa) del parlamento russo. Adesso invece per far approvare i singoli disegni di legge dovranno mettersi d’accordo almeno con uno degli altri partiti.

Le elezioni (benché la loro trasparenza, come testimoniano le dimostrazioni degli ultimi giorni, susciti molti dubbi nell’opinione pubblica) hanno dimostrato che il rating di Putin non è stato in grado di estrarre RU dal pantano. Nello stesso tempo si è capito che la diminuita popolarità degli edinorossy fa calare anche la popolarità di Putin. Il premier, evidentemente, se ne rende conto. “Si dice che il partito del potere sia un partito con connessioni nelle ruberie, nella corruzione – ha detto Putin ad un incontro con i suoi public relations men nelle regioni. – Questo è un cliché che non colpisce solo una forza politica concreta, ma il potere in sé stesso”. Verosimilmente è per questo che il premier ha deciso di separare i concetti di “Russia Unita” (cioè il potere) e “Putin”.

Nonostante che la sua candidatura alla presidenza sia stata presentata proprio da RU, durante la campagna elettorale per il Cremlino l’accento sarà posto, con ogni probabilità, piuttosto sul “Fronte Popolare”. Cioè Putin avrebbe deciso di farsi sentire come “candidato al di sopra del partito”. L’8 dicembre, durante un incontro con il Consiglio di coordinamento del Fronte Popolare il premier, dopo una serie di ampie considerazioni sulla “struttura aperta” del suo staff preelettorale, trasse le conclusioni delle elezioni parlamentari del 4 e analizzò i cambiamenti che sarebbero intervenuti nella nuova Duma (sesta legislatura) per “Russia Unita”.

Un quarto dei suoi deputati, secondo il piano del leader del partito, saranno cittadini non tesserati eletti proprio nelle liste elettorali del “Fronte”. Nello staff, sotto la guida di Govorukhin, sono entrate persone con il più diverso background, dall’operaio metalmeccanico Valerij Jakushev di Ekaterinburg, all’agente dell’FSB Aleksej Romanov, fino al noto medico pediatra Leonid Roshal, distintosi per il contributo alla salvezza degli ostaggi durante l’assalto di terroristi di matrice cecena al teatro sulla Dubrovka nel 2002, ed altre personalità più o meno note. Fra coloro che Putin ha chiamato a far parte del suo staff si trovano degli edinorossy, ma l’ossatura dell’organigramma è costituita da persone che non fanno parte di “Russia Unita”.

Ma Govorukhin sarebbe solo una figura di facciata. Secondo la pubblicazione online “Gazety.ru”, in realtà lo staff di Vladimir Putin sarà guidato dal capo dell’apparato governativo Vjaceslav Volodin e dal vicecapo dell’amministrazione presidenziale Vladislav Surkov.

Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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2 commenti

  1. madico io: il capo lista di Russia unita era Medvedev e scrivi:
    “Le elezioni (benché la loro trasparenza, come testimoniano le dimostrazioni degli ultimi giorni, susciti molti dubbi nell’opinione pubblica) hanno dimostrato che il rating di Putin non è stato in grado di estrarre RU dal pantano.”?!

    Se mi dici che Putin come Primo Ministro non avra convinto …, puo darsi.

    Il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti … alla faccia della obietività. Non è divertente!

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